Sovescio di Sorgo in serra per migliorare la fertilità del terreno destinato alle Baby Leaves

Sovescio di Sorgo in serra per la produzione di Baby Leaves

Sovescio di Sorgo in serra per migliorare la fertilità del terreno destinato alle Baby Leaves

La coltivazione sotto Serra prevede un utilizzo intensivo del suolo perché si effettuano più cicli produttivi nello stesso anno. Questo è vero ancora di più se si coltivavano ortaggi a foglia da taglio a semina diretta (Baby Leaves destinate alla quarta gamma), per i quali è necessario lavorare finemente il terreno e predisporre un letto di semina ben livellato. Ogni anno si compiono in media cinque cicli di coltivazione, per questo le lavorazioni sono frequenti, ne consegue una elevata ossidazione della sostanza organica, e progressivo impoverimento del suolo.

Le frequenti ed energiche lavorazioni che ossigenano in modo spinto il terreno, unitamente alle maggiori temperature che si hanno sotto serra, sono la causa del consumo della sostanza organica, che viene così ossidata. Questo fenomeno prende il nome di eremacausi. A lungo andare si osserva un peggioramento della struttura del terreno, un aumento delle fitopatie della radice, e una generale riduzione delle rese e della qualità delle produzioni.

Il sovescio di sorgo è una soluzione utile a migliorare la fertilità del suolo apportando sostanza organica.

Perché il sorgo?

Sovescio estivo

In primo luogo, si tratta di un sovescio estivo – nelle aziende specializzate della Piana del Sele le colture Baby Leaves impegnano tutta la superficie aziendale nel periodo invernale. Esclusivamente nel periodo estivo vi è la possibilità di dedicare delle superfici a sovescio e/o solarizzazione.

Il Sorgo è una graminacea

L’essenza da Sovesciare deve preferibilmente appartenere ad una famiglia botanica differente da quella della coltura da reddito che seguirà. Se coltiviamo Rucola (Brassicacea), preferiremo il Sorgo (Graminacea) ad una classica Cover crop come il Rafano, che è una Brassicacea proprio come la Rucola.

Produttività

Il Sorgo è una pianta a ciclo C4: a seconda del tipo di reazioni che avvengono nella seconda parte della fotosintesi si distinguono piante C3 e C4. Le piante C4 sono adattate ai climi caldi, con forte intensità luminosa, in queste condizioni hanno una efficienza fotosintetica superiore alle piante C3, per questo produce maggiore biomassa. La produzione stimata per singolo sfalcio varia fra 35 e 50 t/ha, con il 20-21% di sostanza secca.

Il Sorgo deve essere triturato finemente, per garantire l’assenza di parti grossolane che andrebbero a costituire corpi estranei.

Controllo erbe infestati

Il Sorgo ha naturalmente la capacità di crescere rapidamente, togliendo luce alle erbe infestanti e impedendone la crescita. In aggiunta a questo vi sono ulteriori accorgimenti, messi a punto negli anni, che garantiscono che la coltivazione lasci il campo perfettamente ripulito dalle infestanti.

Riduzione dei Nitrati su Rucola

Il sorgo interrato allo stadio di botticella ha un rapporto C/N che può variare fra 16 e 24, questo ci indica che la sostanza organica ottenuta sarà più stabile, ma soprattutto che la microflora del suolo dovrà sottrarre Azoto (principalmente Nitrati) alla soluzione circolante per poter metabolizzare i residui sovesciati. Questo è utile, nel caso della Rucola, per ottenere un abbassamento dei Nitrati. Inoltre, più è alto il rapporto C/N e maggiore è sarà la produzione di Humus stabile.

Quale tipologia scegliere?

Il Sorghum vulgare (sin. Sorghum bicolor) è una specie botanica caratterizzata da grande variabilità genetica, all’interno di essa troviamo diverse sottospecie che si possono incrociare fra loro:

  • S. bicolor x bicolor = varietà da granella
  • S. bicolor x sudanese = sorghi gentili, sudangrass. Sorghi da foraggio, multisfalcio
  • S. bicolor x. saccharatum = sorghi zuccherini

Quello più adatto al sovescio è il sorgo da foraggio.

Restituzione di elementi

Gli apporti di macroelementi del sovescio di sorgo Ibrido da foraggio, con una produzione di 45 t/ha, considerando i coefficienti di assorbimento proposti della Regione Campania (che comprendono anche le quantità di elemento localizzato nelle radici) sono i seguenti:

  • N  135 kg/ha
  • P2O5 45 kg/ha
  • K2O 157 kg/ha

Tali apporti soddisfano le asportazioni di tre cicli di Baby leaves

Miglioramento della struttura del suolo

Il sorgo possiede un apparato radicale importante, che migliora la struttura del suolo. Con l’interramento dei residui, in fine, si va ad apportare una importante massa vegetale che rende il terreno più soffice, più facile da lavorare, e migliora la struttura del suolo e il movimento dell’acqua all’interno di esso. I principali effetti positivi sono:

  • Produzione di Humus, importante per la formazione di complessi argillo-umici = maggiore capacità di scambiare nutrienti (capacità di scambio cationico)
  • Macroporosità e Microporosità = migliore movimento dell’aria e dell’acqua nel terreno, maggiore Capacità Idrica di Campo
  • Il terreno si presenta più soffice e quindi più facile da lavorare

possibilità di fare più sfalci

il Sorgo gentile si presta a ottenere più sfalci, in questo caso i residui del primo sfalcio costituiscono una vera e propria pacciamatura vegetale

Accrescimento del Secondo taglio di Sorgo: i residui del primo taglio costituiscono una pacciamatura vegetale
Secondo taglio di Sorgo

Interramento e lavorazione

Interramento del Sorgo

Una volta trinciato il materiale vegetale va fatto prima appassire, e poi è possibile incorporarlo nel terreno con le opportune lavorazioni. L’ottimo è di far seguire una solarizzazione.

Consigli per la semina

tabella con esempio di calcolo: per distribuire 150 semi per metro quadro di un Sorgo da foraggio con per si 1000 semi pari a 30 g dovremo seminare 45 kg per 1 ha
Esempio di calcolo della quantità di seme da distribuire

Il Sorgo è una pianta molto rustica, si adatta a tutti i tipi di terreno e resiste bene agli stress. Il punto critico di cui tenere conto è l’epoca di semina: per una pronta germinazione è necessaria una temperatura al terreno di almeno 14°C. Condizione che in serra si ottiene già da inizio Aprile. Per quanto riguarda la densità di semina è consigliabile utilizzare una fittezza medio-alta, per valorizzare al massimo la capacità della coltura di “soffocare” le erbe infestanti. La quantità di seme da impiegare dipende prima di tutto dalla varietà utilizzata.