Tyrophagus similis, l’acaro dello Spinacio: riconoscerlo tempestivamente per gestirlo al meglio

Tyrophagus similis, l’acaro dello Spinacio: riconoscerlo tempestivamente per gestirlo al meglio

Circa dieci anni fa mi capitava di imbattermi in coltivazioni di Spinacino dove, occasionalmente, si osservavano aree con piante deformi, spesso classificavo questi sintomi come conseguenza di attacchi di tripide. Poi i campi danneggiati diventavano più frequenti, ed ho cominciato ad osservare con più attenzione, notando qualcosa di nuovo per questa coltura. Così decisi di sottoporre dei campioni all’attenzione del Dr. Luigi Sannino del CREA, e al Dr. Bruno Espinosa dell’Università Federico II di Napoli.
Fu grazie a loro che nel 2013 è stata certificata la presenza del Tyrophagus similis come agente di danno dello Spinacio (La difesa dai fitofagi emergenti delle insalatine da taglio – 27 giu 2013 – L’Informatore Agrario – 25/2013 pag. 50).

Il Tyrophagus similis (Volgin) è un piccolo acaro che vive sul suolo fra i residui vegetali

pronto a passare su piante ortive in fase di germi nazione, per poi tornare nel terreno quando i germogli sono aperti. Al contrario, nella coltivazione invernale dello Spinacio in serra, si verifica una concomitanza di condizioni favorevoli al suo insediamento nel germoglio della piantina:

  • Lunghi periodi di elevata umidità
  • Scarsa luminosità
  • Particolare conformazione del germoglio dello spinacio
 
Lo sviluppo di questo acaro appartenete alla famiglia Acaridae è infatti favorito da condizioni di elevata umidità, al contrario di quanto avviene per altre specie, come il Tetranychus urticae (Famiglia Tetranychidae), la cui proliferazione è maggiore con clima secco.
La conformazione del germoglio dello spinacio, molto compatto, crea un ambiente perfetto per il Tyrophagus, che vi si annida .
L’acaro si nutre a spese di queste foglione procurando microrosure e perforazioni, quando le foglie si sviluppano e si distendono appaiono deformi e lacerate in
particolare sul lembo.

Infestazioni di questo acaro nei casi più gravi hanno portato alla distruzione di interi campi per diversi motivi:

  • È difficile da riconoscere: gli adulti sono lunghi circa 0,5–0,6 mm. Per identificarlo è necessario aprire i germogli delle pianti ed osservare con una lente di ingrandimento
  • Le deformazioni su pianta spesso vengono confuse con il danno da tripide
  • Quando si osservano i danni è ormai tardi per salvare il raccolto
  • I trattamenti curativi sortiscono scarsi risultati, perché l’acaro è nascosto e protetto nel germoglio

Per gestire il Tyrophagus similis è necessario conoscere la storia del terreno che ospita la coltura e prevenire la sua proliferazione.

Essendo il suo ambiente di elezione il suolo e i detriti vegetali, è su questi che dobbiamo concentrare la nostra attenzione.

  • Ottimi risultati si ottengono con la Solarizzazione, che si rende necessaria specialmente se nei cicli precedenti si è registrata la presenza di Tyrophagus
  • In caso di risemine di Spinacio, nei periodi in cui non è possibile solarizzare, è utile la distruzione dei residui colturali, ad esempio con l’abbinamento al pirodiserbo
  • La rotazione colturale è di grande aiuto, è buona norma verificare la presenza dell’acaro nella coltivazione precedente, anche se è diversa dallo spinacio. In alcuni casi ho osservato una elevata presenza del T. similis anche su semine stabili di Rucola, sul terreno, fra i detriti risultanti dalle raccolte invernali; in questo caso l’acaro non danneggia la Rucola, ma la sua presenza pregiudica una eventuale successiva semina di Spinacio
  • Se su campo di spinacio attaccato da T. similis segue una semina di Rucola, Bietole a foglia o Lattughino, normalmente non si osserva alcun danno su queste
 
Volutamente non ho parlato dei mezzi di difesa, che pure ci sono, perché la bontà del risultato è data principalmente dalla gestione agronomica, imprescindibile punto di partenza per qualsiasi protocollo di lotta integrata.
 
Per approfondimenti vedi anche: Le avversità degli ortaggi da foglia per la quarta gamma – L. Sannino, B. Espinosa et al. Inteli comunicazone srl ISBN: 9788894156119
Grave attacco di Tyrophagus similis su Spinacio, da notare i lembi delle foglie del germoglio, che appaiono anneriti e perforati